La NATO scherza con il fuoco

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La versione Nato del conflitto in Ucraina non fa alcun accenno a responsabilità Occidentali sul conflitto, tutto ricade su Putin. Nel 2020 la Nato aveva diffuso un documento[1] sulla visione strategica dell’Alleanza per i successivi 20 anni, ovvero fino al 2040, nel quale si asserisce che la Russia si è allontanata dall’Occidente con l’invasione della Crimea[2] nel 2014. La Nato teoricamente svolge il ruolo di difensore degli interessi Occidentali ed esegue la volontà politica dei Paesi vincitori della Seconda Guerra mondiale e promotori del Patto Atlantico nel dopoguerra. Il documento in questione è antecedente dell’intervento militare russo in Ucraina del 24 febbraio 2022 che ora dopo circa due anni di conflitto è in fase di stallo. La controffensiva Ucraina sostenuta dall’Occidente non ha dato i risultati sperati, anzi i territori controllati della Russia sono al momento in posizione di svantaggio in relazione ad una possibile riconquista del regime di Zelensky. Ora la Nato si trova in una situazione di difficoltà, sulla sua strategia di espansione nell’est Europa. Non solo, Biden che ha fornito ingenti risorse economiche e aiuti militari al regime di Zelensky è stato bloccato dal Congresso[3] americano nel fornire ulteriori aiuti. È di questi giorni la notizia che il tenente Ammiraglio Bob Bauer, presidente del Comitato militare della Nato, ha riaffermato in una conferenza stampa che: “Entro i prossimi vent’anni potrebbe scoppiare una guerra totale contro la Russia, ed è bene che i civili dei Paesi Nato si preparino a questa eventualità”, aggiungendo inoltre: “Bisogna dotarci di un sistema per reperire più persone in caso di guerra”. A queste affermazioni sono seguite quelle di David Cameron ministro degli esteri UK e di Boris Pistorius ministro della difesa tedesco che hanno parlato di un conflitto con la Russia nei prossimi 5-8 anni. Tutto lascia presupporre che i falchi occidentali spingano verso un conflitto[4] con esiti imprevedibili.

Gli Usa hanno cominciato a destabilizzare l’Ucraina portandola dalla neutralità ad una posizione anti-Russa. Di fatto la Nato ha provocato la guerra in Ucraina e non sapendo come uscirne, prova a minacciare di allargare il conflitto. Se così fosse vuol dire che i popoli non contano nulla e la democrazia è solo un paravento. Se la Nato decide sui popoli, vuol dire una solo cosa: ‘dittatura’. I popoli non vogliono guerre, i popoli subiscono le guerre. Non esistono guerre giuste e ogni pace scaturita da una guerra ha in se le ragioni della guerra successiva. Ovviamente se la Nato continuerà a provocare prima o poi una guerra scoppierà, mentre se la Nato smette di fomentare guerre, il rischio si riduce. In un conflitto totale le ragioni ed i torti non stanno mai da una sola parte. La cosa incredibile è che l’Amministrazione Biden ed il Partito Democratico sono attualmente eterodiretti dai falchi guerrafondai che vogliono la supremazia americana nel mondo[5]. Con il crollo del muro di Berlino gli Usa hanno inglobato i Paesi dell’ex Patto di Varsavia dentro la UE e la Nato. Quando si parla di Ucraina si parla di un territorio con più etnie (non è come la Polonia o la Romania). Quali sarebbero le conseguenze di un conflitto[6] nucleare su larga scala? Basterebbero un centinaio delle migliaia di testate nucleari dell’arsenale russo a colpire l’Occidente per distruggere il mondo direttamente o indirettamente. Altro che cambiamento climatico! Sono ipotesi pazzesche quelle di minacciare una nuova guerra mondiale. Il principio della deterrenza non può essere annullato. Se ne faccia una ragione la Nato e l’Occidente se il mondo è tornato ad essere diviso in due blocchi. Siamo tutti connessi e sulla stessa barca, gli effetti sono globali (i veri statisti, non comici o burattini, dovrebbero guidare i popoli verso la pace e la cooperazione mondiale). L’Ucraina può essere divisa. Su Taiwan si faccia ciò che è stato fatto per Hong Kong e Macao. Il mondo vuole pace e non guerre.

Ary C. Calvosa

Collaboratore Rai e Mediaset per programmi di informazione. 1979 – 2016. Laureato in comunicazioni di massa presso l’Università degli Studi di Bologna. Ha collaborato alla campagna elettorale per il primo mandato alla Casa Bianca di Ronald Reagan, 1978.

Immagine copertina tratta da: La mappa dei piani Nato per l’Europa: ecco tutte le esercitazioni (informazioneconsapevole.com)

Fonti:

-NATO-OTAN Headquarters, 2020 Supreme Allied Command Transformation, Nato unclassified, Norfolk, Virginia, Usa

-Angela Stent, 17 ottobre 1919 “The Sonnenfeldt Doctrine: Then and now”. Brookings Institution, Washington DC, Usa

-Affari Internazionali, 27 ottobre 2022 versione non classificata del “Nuclear Posture Review” (NPR), Pentagono, Washington DC, Usa

-Drago Kraljević Maggio 20, 2023 La Voce del Popolo, Quotidiano italiano dell’Istria e del Quarnero, Rijeka, Croazia

-Renato Caputo, 18 gennaio 2024 L’Opinione della Libertà, Roma

 

[1] Il documento, non classificato di 78 pagine, fa un’analisi sulla società russa in crisi, dovuta a diversi fattori, ma soprattutto a denatalità e incapacità competitiva sul piano tecnologico-militare rispetto a Usa o Cina. Inoltre, segnala una svolta di Putin nel voler risvegliare uno spirito di potenza, che la Russia aveva perso con il crollo dell’Urss. Infine, in estrema sintesi, segnala il cambiamento di strategia della Russia di avvicinamento alla Cina e ai Brics nel creare un fronte di Paesi non allineato alla supremazia americana.

[2] L’Ucraina fu membro fondatore dell’Unione Sovietica nel 1922, ottenne i territori ora contesi in concessione amministrativa durante l’era Chruscev (ucraino). A seguito della dissoluzione dell’Urss nel 1991 divenne uno stato indipendente, mantenendo i confini assegnati da Chruscev dichiarandosi Stato neutrale. Nel 2014 in seguito a proteste popolari (Maidan) si verifica uno stato di crisi con la Russia, avvengono persecuzioni nei confronti della popolazione russofona con conseguente occupazione russa della Crimea e la recente secessione delle Repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk.

[3] Allo stesso tempo il partito Repubblicano è molto critico riguardo alla posizione americana nel conflitto Russo-Ucraino. Essendo in campagna elettorale Biden ha assunto una posizione meno aggressiva nei confronti della Russia dovendosi concentrare su temi di politica interna.

[4] La mia opinione è che si tratti di tattica per spaventare i cittadini europei e indurli ad accettare la loro assurda strategia per poi negoziare e proporsi come salvatori dell’Occidente.

[5] Fino al 1989 durante la Guerra Fredda le amministrazioni Usa erano influenzate dalle figure di Sonnenfeldt e di Kissinger, mentre la corrente più aggressiva che faceva riferimento a Brzezinski iniziava la sua gestazione.

Nel dicembre del 1975 Helmudt Sonnenfeldt, Consigliere del Dipartimento di Stato durante un meeting a Londra insieme a Henry Kissinger Segretario di Stato espose la sua dottrina affermando che era interesse americano che l’Urss sviluppasse un legame più organico con l’Europa Orientale riconoscendo la forte influenza geopolitica dell’Unione Sovietica. Sonnenfeldt aveva sviluppato il convincimento di lasciare i Paesi dell’Est Europa neutrali.

[6] Sonnenfeld e Kissinger sostenevano la teoria della deterrenza tra Usa e Urss essendo entrambi potenze atomiche. Questa dottrina afferma che le superpotenze atomiche non possono entrare direttamente in conflitto sulla terra senza la distruzione di esse stesse e del pianeta. La cosiddetta MAD Mutual Assured Destruction (distruzione reciproca assicurata).

 

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