Il linguaggio della paura

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Paura, incertezza e disorientamento sono le parole chiave di questo periodo. Non si muore più di SARS 2, in tempo di Covid19, in compenso secondo il Governo deve far paura l’essere portatore sano. Le prime pagine dei quotidiani di oggi, giovedì 3 settembre, riportano notizie che disorientano, oltre alla pubblicità gratuita a Berlusconi “tamponato”. I delinquenti sono fuori, liberi, chi contesta i regimi repressivi sta in galera:

  • La Repubblica titola a mezza pagina “Metà dei boss ancora a casa. Sono 112 mafiosi e narcotrafficanti liberati durante il lockdown e non rientrati…”
  • Il Dubbio titola “La CEDU sta con Erdogan. La pronuncia  arriva dopo la morte di Ebru Timtik

Sull’uso della paura e del terrore come sistema di governo, pubblichiamo l’intervento dell’avv. Nicola Walter Palmieri.

Instillare Paura

Terrorizzare instillando paura è sempre stato lo strumento preferito dei regnantii. Il terrorismo intimidatorio si manifestò con raggelante barbaria con il terror bombingii degli Alleati su Dresda, Tokyo, Hiroshima, Nagasaki; e con i bombardamenti americani sul Laos, la Cambogia, l’Afghanistan, la Jugoslavia, la Libia, l’Iraq. I civili innocenti furono le vittime prescelte, pagarono con la vita, o persero la libertà. Dopo gli attacchi terroristici dell’autunno 2001, gli USA strinseroiii la vite del pervasivo sistema di intercettazione Echelon, emanando l’USA Patriot Act, il Digital Collection System 1000, il Terrorism Information and Prevention System, il Total Information Awareness (TIA), ribattezzato Terrorism Information Awareness, e infine il DARPA-Life Log, specie di TIA al cubo. Piccante fu l’ammissione americana che le intercettazioni globali “offrivano azione coordinata del governo USA per assicurare massima assistenza . . . e opportunità all’industria americana”. Il giudice Brennan disse: “Dopo ogni crisi alla sicurezza nazionale, gli Stati Uniti hanno molte volte, nella loro storia, abrogato sconsideratamente le libertà civili, si sono poi resi conto, con rimorso, che l’abrogazione della libertà non era stata necessaria, ma hanno sempre dimostrato di essere incapaci di evitare il ripetersi dell’errore, alla prossima crisi”.

Nihil sub sole novum.

Ora c’è il virus SARS-CoV-2. Invece degli aerei di linea catturati e distrutti, e migliaia di vite perse con l’impiego di aerei rapiti, il mondo si è trovato, nel 2020, con un virus insidioso e pericoloso. I reggitori delle cose umane, invece di fare causa comune per contrastare e vincere il male, sfruttano l’epidemia per alimentare le loro esagerazioni con menzogneiv e farneticanti accuse di complotto per avanzare la loro agenda politica. Usano il virus per incutere paura e abolire i diritti costituzionali delle persone. È un nuovo tipo di terrorismo, con il solito assalto contro i “civili”: chi non tiene la distanza di sicurezza, non porta la mascherina, non si presenta ai prelievi di controllo (tamponi), evade la quarantena, chi pensa di avere ancora diritti costituzionali per rifiutare di farsi inoculare vaccini.

I media si lanciano addosso all’untore, scienziati in cerca delle luci della ribalta diffondono storie sulla fabbricazione in laboratorio del virus, avvocati delirano assaporando cause bilionarie da intentare ai cinesi, politici irresponsabili divulgano la favola della pianificata propagazione per dare inizio alla guerra batteriologica mondiale. I governi tentano di intruppare milioni di personev, proibire loro di uscire di casa, visitare nonni e nipotini, recarsi nelle case di campagna, cercare ristoro nell’aria aperta, nei boschi e alla riviera.

Il mondo ha memoria corta

Non diversi dai governanti del 2001, quelli del 2020 impiegano il terrore per combatterevi il terrorismo del virus. Con banali, miserabili e irresponsabili assalti alla libertà, i terrorizzati dal terrore perderanno la Costituzione, come la persero quelli del 2001. Chi perde la Costituzione perde tutto. Quando al processo di Norimberga venne chiesto all’imputato Hermann Göring “come ha potuto il popolo tedesco accettare questa guerra?”, l’ex-Maresciallo del Reich rispose:” Il popolo non vuole le guerre, le vogliono i capi ai quali è facile tirarsi dietro il popolo.” Ciò vale sia per regimi democratici sia per le dittature naziste, fasciste o comuniste. Basta che instillino la paura nella gentevii.

In questi tempi, libertà e diritti umani vengono abrogati proprio in regimi democratici, con il ‘virus’ invece che con le bombe. Sessanta milioni di italiani si aspettano di essere di nuovo confinati da un momento all’altro a illegittimi arresti domiciliari dal loro governo di improvvisatori.

Nicola Walter Palmieri

La CEDU è la Corte europea dei diritti dell’Uomo

iNe fu maestra la Chiesa, per secoli condannò i dissidenti a essere arsi vivi, impiccati, decapitati, squartati, sventrati. Durante la Guerra Civile, il Generale unionista Sherman massacrò le popolazioni civili nel campo confederato per far sì che i soldati disertassero e venissero in soccorso alle loro famiglie. I belgi di Re Leopoldo II terrorizzarono i figli del Congo, tagliavano le manine e i piedi dei bambini se i loro padri non consegnavano, a sera, la quantità di caucciù imposta. Uccisero dieci milioni di persone.

ii– F.J.P. Veale “Advance to Barbarism: The Development of Total Warfare from Sarajevo to Hiroshima”, Paperback – April 26, 2013

iiiQuesta nazione distrusse la libertà ovunque nel mondo con provvedimenti intesi a globale intercettazione e schedatura. Furono misure perfide che imposero la raccolta dei dati sulla vita di tutte le persone – malattie d’infanzia, viaggi, persone conosciute, contatti avuti, relazioni affettive, foto scattate, pagine web visitate, telefonate fatte, programmi TV guardati, libri, giornali e riviste letti. Non ottennero risultato utile.

iv– Apprese bene l’arte il Ministro degli esteri americano, uomo che si è formato in Accademia Militare, e dovrebbe essere fedele all’Honor Concept (”Honor is a quality which renders a person unable to say anything less than absolute truth . . .[an Officer] will not lie, cheat . . . mislead or deceive”).

v I violenti, ribelli a ordinata convivenza, uccisero autisti di mezzi pubblici quando questi esigevano dai viaggiatori di portare la prescritta protezione facciale prima di salire a bordo; i zelanti vigilantes vennero alle mani ferendo e uccidendo chi sgarrava; i maleducati si rifiutarono di lasciare agli anziani il posto accanto vacante e affermare il loro prepotente diritto alla distanza.

vi I nemici sono sempre gli stessi, comunisti, socialisti (dem, per gli italiani che non sanno più parlare italiano), cinesi e russi.

vii– V. Gret Haller, “Politische Auswirkungen von Angst und Besorgnis in der heutigen Welt”, 4. August 2005.

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