Bombe regalate, vite spezzate

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Il generale David Goldfein, ex-Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare americana, disse: “Esiste una linea diretta fra il deterrente nucleare sicuro e affidabile e la nostra responsabilità di difensore globale della libertà”. Non c’è ragione di pensare che la stessa frase non possa essere pronunciata da un Generale cinese o russo, riferita ai rispettivi Paesi. A meno che, riferita all’America, la frase abbia valore divino, nel qual caso però accorerebbe sapere cosa esattamente Dio ha detto, a chi lo ha detto. E naturalmente occorre credere in Dio.

Gli USA, che non permettono ad altri di impicciarsi nei loro affari interni, interferiscono a volontà negli affari degli altri Paesi. L’hanno fatto da ultimo con l’Ucraina, quando si presentarono uno dopo l’altro: McCain, Graham, Cheney, Biden, Sullivan e la Nuland. Rovesciarono il governo eletto, presieduto da Viktor Yanukovich, e installarono un Capo pro-Occidente (nel cui governo spiccavano, alla testa di quattro dicasteri, ministri di dichiarata fede neofascista). Nell’attuale conflitto russo-ucraino l’America ha la magna pars nell’invio di materiale bellico all’Ucraina. Recentemente, prima dell’incontro di Vilnius del 11 luglio 2023 della Nato, sono stati emessi dei comunicati stampa* dove si ipotizza che gli USA intenderebbero mettere a disposizione degli ucraini le cluster bombs, le famigerate bombe a grappolo. Già utilizzate a partire dal 1945 dalla USAAF (Aviazione USA) con l’impiego di “bombe a farfalla” in Italia. Le cluster contengono numerosi piccoli ordigni (100-200, anche più, per ogni bomba) ad alta carica esplosiva che dopo lo sgancio sono guidate da sensori, spesso frenate da paracadute, che le dirigono sugli obiettivi. Hanno testate perforanti e quando esplodono proiettano frammenti metallici ad altissima velocità, creando forti onde d’urto e, se entrano nel corpo umano, causano gravissime lesioni agli organi interni. Ci sono tante varianti: con fili di materiale conduttore per causare corto circuito nei cavi elettrici,  quelle a effetto incendiario (BLU97) e così altre bandite dal Parlamento Europeo.

Queste armi sono progettate per avere effetti multipli, esplodono al contatto con il suolo, ma frequentemente (fino a circa 40%) ciò non avviene. Le piccole bombe inesplose avranno effetti devastanti sulla popolazione civile anche anni dopo quando vengono inavvertitamente toccate, specialmente da bambini attratti dalla perfida colorazione sgargiante (uovo di Pasqua). Le cluster bombs vennero usate in Cambogia, Laos, Vietnam, nella Guerra del Golfo, in Afghanistan, Iraq, Libano, Georgia, Libia, Sudan Meridionale, Siria, prevalentemente dagli Stati Uniti, anche da Arabia Saudita, Francia, UK, Paesi Bassi (contro Serbia, Montenegro e Kosovo), dalla NATO contro la Jugoslavia. I danni provocati alla popolazione civile, hanno convinto un centinaio di Nazioni ad adottare una Convenzione Internazionale per mettere al bando le bombe a grappolo (firmata a Oslo, il 1° agosto 2010) ma, come si vede, serve a poco perché, pur essendo entrata in vigore, non vi hanno aderito USA, Russia, Cina, India, Pakistan, Brasile, Arabia Saudita, Iran e Israele. L’impiego delle bombe a grappolo è implicitamente vietato dalla Convenzione dell’Aja 1907, entrata negli usi e costumi di guerra e perciò valida erga omnes. La Convenzione dispone all’articolo 22: “Il diritto dei belligeranti di adottare mezzi per danneggiare il nemico non è illimitato”. E all’articolo 23: “È proibito usare armi, proiettili, o materiali intesi a causare sofferenza non necessaria”. La norma è ripresa nella Convenzione di Ginevra, 1949, Protocollo I, art. 35. Allora a cosa servono le Convenzioni, a cosa servono le leggi? I potenti le violano sempre. Einstein disse: “La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire”.

I bambini ucraini e russi difficilmente ringrazieranno lo Zio Joe e la Nato per queste ‘uova di Pasqua’, fuori stagione.

Nicola Walter Palmieri

 

* CNN: Cluster munitions: US to send munitions banned by over 100 nations to Ukraine after months of debate | CNN Politics
The US will send cluster munitions to Ukraine as part of a new military aid package, national security adviser Jake Sullivan confirmed on Friday, following months of debate within the Biden administration about whether to provide Kyiv with the controversial weapons banned by over 100 countries, including key US allies…        

 

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Un commento su “Bombe regalate, vite spezzate”

  1. Basta leggere testi (storici e giornalistici) non “addomesticati”, per sapere che da oltre mezzo secolo gli U.S.A. provocano e alimentano guerre, conflitti tribali, producono effetti ambientali catastrofici per creare difficoltà ai loro nemici, creano e potenziano virus in migliaia di biolaboratori, allo scopo di usarli come armi, rigorosamente fuori dai confini della loro patria, ricattano, eliminano gli avversari, scaricano le proprie responsabilità sulle spalle altrui… Bisognai segnare questo nelle scuole, altro che “America modello di democrazia”

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